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Suggerimento per l'Acquisto

Volete acquistare un tappeto? Informazioni, consigli e suggerimenti

Indice:

    Diventare dei veri esperti nel campo dei tappeti annodati a mano è un lavoro interminabile. Ci si può aiutare con libri, riviste, corsi, frequentando le fiere e le aste, visitando i negozi e parlando con i proprietari, maneggiando quanti più tappeti è possibile, ma i veri esperti rimarranno solamente coloro che per mestiere studiano e vendono questi manufatti. Le persone che desiderano acquistare un tappeto non sono in genere interessate a molti aspetti: a loro basta avere qualche elemento per fare una scelta corretta e non pagare più del dovuto quel che comprano. Queste note sono indirizzate a loro.

    Mercato Attuale

    Chi vuole acquistare un tappeto oggi deve stare molto attento perché ad esempio in una città come Milano, che in realtà è il più grande mercato italiano, esistevano circa 130 negozi ad oggi ne esiteranno circa 20/30 che vendono esclusivamente tappeti il cui prezzo può essere compreso tra le centinaia e le migliaia di euro. Gran parte di questi negozi tratta tappeti nuovi o di recente produzione, una piccola parte si occupa di tappeti più o meno vecchi mentre pochi altri di pezzi antichi. Esistono poi, soprattutto in altre zone d’Italia, situazioni ibride in cui uno stesso negozio tratta contemporaneamente nuovo, vecchio, antico e anche altri oggetti d’antiquariato.

    Nuovo, vecchio o antico?

    Che cosa caratterizza i tappeti che appartengono a queste tre diverse categorie?

    Tappeto Nuovo:
    La maggioranza dei tappeti commercializzati sono nuovi. Sono realizzati a mano e in serie, in nazioni dove la manodopera costa poco. Tra queste nazioni ve ne sono alcune che non hanno un’antica tradizione d’annodatura di ma hanno iniziato a produrli solo decine di anni fa. I tappeti prodotti in questi posti utilizzano in genere antichi disegni e motivi persiani, anatolici, caucasici, cinesi e turcomanni più o meno modificati, oppure disegni di nuova generazione. Essi sono realizzati in Lino, lana, cotone e seta.
    Le caratteristiche possono variare: si va da quelli realizzati con tecniche simili a quelle del 1800 facendo uso anche di coloranti naturali, fino a quelli fatti a macchina con filati e coloranti sintetici. Tra questi due estremi vi sono le gradazioni intermedie.
    In genere tra le diverse produzioni, quelle turche e persiane sono le più pregiate perché usano dei filati migliori e dei coloranti di solito naturali. Tra essi ci sono tappeti pregevoli.
    Il prezzo del tappeto nuovo dipende dalla tecnica costruttiva, dal numero di nodi al metro quadrato, dalle dimensioni, dalla zona di produzione e dalla qualità dei materiali usati. Nei negozi i prezzi di questi tappeti di solito variano tra le centinaia di euro /m2 fino a circa alle migliaia di euro /m2.

    Tappeto Vecchio:
    L’altra categoria è quella dei tappeti vecchi. Questi sono realizzati tra i primi decenni del 20° secolo e gli anni 50. Tra questi ci sono esemplari molto pregiati il cui prezzo può raggiungere cifre anche alte. In genere il prezzo di vendita di questi tappeti dipende dal modello, dalla tecnica costruttiva, dai materiali, dalle dimensioni e dallo stato di conservazione.

    Tappeto Antico:
    L’ultima categoria da considerare è quello dei tappeti antichi, quindi realizzati fino alla fine del XIX secolo, anche se ultimamente molti commercianti considerano nell’antico anche tappeti annodati nei primi vent’anni del 20° secolo.
    Questi tappeti sono stati fatti con le tecniche e le modalità costruttive tipiche delle proprie zone di produzione ed il loro prezzo dipende da diversi fattori. Di solito la tecnica costruttiva, le dimensioni, e il numero di nodi al metro quadrato incidono sul prezzo che è legato di più sicuramente alle caratteristiche artistiche e allo stato di conservazione, alla rarità ed alle tendenze odierne. Molti di questi tappeti possono essere considerati delle opere d’arte.

    La scelta. Cosa tener presente quando si acquista un tappeto.

    Le esigenze individuali variano così come le disponibilità economiche. Questo porta a scegliere un determinato tappeto invece che un altro e quindi a rivolgersi a diversi punti vendita in base alla propria esigenza (supermercato, antiquario, negozio).

    La maggioranza delle persone acquista un tappeto per esigenze abitative e di solito non è esperta del settore: Ecco alcuni consigli che possiamo dare, anche se alcune possono sembrare scontate.

    1 - Scegliete il tappeto che vi piace, evitate di prendere qualcosa che non vi soddisfa solo perché il negoziante vi fa credere che sia un affare, o perché vi assicura che ha un valore maggiore. E’ difficile convivere tutti i giorni con un tappeto che non vi piace vedere.
    2 - Non fatevi incantare dai nomi. Il prezzo dei tappeti nuovi è indipendente (salvo alcune produzioni) dal nome con il quale è venduto. Se vi propongono per esempio un Kahsan nuovo a un certo prezzo non pensate che sia migliore di un altro tappeto che ha un nome diverso.
    3 - Ricordate che a parte rare eccezioni, il valore dei vostri tappeti non aumenterà con il tempo, siano essi nuovi o antichi. Questo contrasta con quello che sostengono gli operatori del settore.
    4 - Attenzione alle mode. Un tappeto che è di moda oggi, potrebbe non esserlo più tra 20 anni ed il suo valore potrebbe scendere di molto.
    Può ovviamente succedere anche il contrario. Un esempio tipico sono i tappeti caucasici: negli anni '50 erano considerati poco interessanti. Solo pochissimi collezionisti forse anche fortunati, acquistavano questi pezzi che costavano meno rispetto ad oggi. Nel corso degli anni questi tappeti dai disegni geometrici si sono rivelati adatti per arredamenti moderni e al gusto cambiato della gente, così il prezzo è salito di molto.
    5 -Non esistono liquidazioni, svendite o prezzi da grossista nel commercio di tappeti. Queste sono tecniche per vendere ad un prezzo di mercato, facendo credere all’acquirente che il valore sia molto superiori a quello pagato.
    6 - Se una parte del tappeto deve rimanere sotto mobili, scegliete tappeti a disegno ripetuto in modo che l'impatto ne risenta meno.
    7 - Se volete far vedere di più la bellezza del tappeto non metteteci niente sopra. tenetelo conto quando decidete sulle dimensioni.
    8 - Se potete visitate più negozi in modo da vedere più tappeti, troverete sicuramente quelli che vi danno emozioni. Ricordate che i commercianti seri non vi infastidiscono se non acquistate subito, perché sanno che per comprare un tappeto serve del tempo per decidere.
    9 - Se acquistate un tappeto di valore, fatelo da un commerciante con il quale avete un rapporto di fiducia.

    Quanto vale? Prezzi ed investimenti

    Il valore commerciale è in genere quello al quale il tappeto viene venduto nei negozi.
    La stima per l’assicurazione diversa entro dei limiti del valore commerciale.
    Alcune cicche sul valore dei tappeti:
    1 - Il valore dei tappeti nuovi dipende dal costo per produrli e dal rapporto di cambio tra la valuta del paese produttore e quello del paese acquirente. Se la valuta del paese scende anche il prezzo all’origine dei tappeti tende a diminuire.
    2 - Il valore dei tappeti più vecchi e antichi è influito dalla tipologia, l’epoca di produzione, lo stato di conservazione, la reperibilità sul mercato, il pregio artistico, la moda del momento, le politiche messe in atto dagli operatori mondiali del settore.
    3 - Per i tappeti antichi è difficile stabilire quale sia vero valore: spesso la determinazione del prezzo è una questione d’opinione e questo vale sia per il venditore sia per l’acquirente. E’ importante che l’acquirente si faccia opinione sul valore di un tappeto che sta comprando. Un noto commerciante inglese alla solita domanda "quanto vale?" rispondeva sempre "quanto uno è disposto a pagare". Questo è importante per capire come è determinato il prezzo finale dei tappeti pregiati.
    è evidente che per capire qualcosa sui prezzi è necessario girare tanti negozi e farsi un’idea dei prodotti disponibili e del loro prezzo. Se volete vendere il vostro tappeto tenete conto che:
    1 - Vendere il tappeto ad un commerciante, verrà pagato di solito al 50% del suo prezzo al pubblico.
    2 - Vendere tramite una casa d’aste terrete fino al 30% del prezzo d’aggiudicazione.

    Luoghi comuni e credenze

    In occidente ci sono alcune idee false sul tappeto e il suo mercato. Eccone alcune:
    1 - I tappeti persiani sono più pregiati. Non è vero. Il tappeto che ha raggiunto la quotazione più alta ad un’asta (Circa 2 milioni di euro) è stato un Aubusson francese. Molto cari sono anche alcuni tappeti caucasici, cinesi e indiani. Esistono anche alcuni tappeti Polonaise realizzati durante la dinastia Safavide in Persia che hanno raggiunto quotazioni di molte centinaia di milioni.
    2 - I tappeti costano poco. E’ vero per produzioni nuove di poco pregio. Un bel tappeto artistico non costa mai poco.
    3 - L’ho comperato durante una svendita, l’ho pagato poco ma vale di più. Non sempre è vero. Nelle svendite vengono venduti di solito tappeti con poco pregio.
    4 - Ho comperato un tappeto con un certo nome. Il nome non indica la qualità o il valore. Un tappeto con un certo nome ha un valore che è determinato da certi fattori. E' evidente che anche se il nome è quello, il valore può essere diverso.
    5 - I negozi di prestigio non vendono tappeti a prezzi più alti.In genere nei negozi più prestigiosi ci sono tappeti più belli, rari e vi è un grande assortimento. Ad esempio se desiderate acquistare un Usak antico, difficilmente lo trovate in negozi secondari. E se lo troverete molto probabilmente non sarà di gran qualità.
    6 - Alcuni tappeti antichi sono un investimento che intanto abbelliscono la casa.
    7 - Nei tappeti di nuova e recente manifattura il valore di un tappeto dipende anche dal numero di nodi. Per i tappeti vecchi ed antichi contano di più altri fattori come la tipologia, l’importanza, lo stato, la rarità, etc... .
    8 - di solito non è vero che se un tappeto è antico quindi vale molto: non basta che un tappeto sia antico per valere. Per esempio, se un tappeto di 150 anni è in condizioni orribili ed appartiene ad una tipologia prodotta in modo ampio e quindi sul mercato ne esistono molti in buone condizioni, il suo valore può essere inferiore rispetto a un tappeto nuovo della stessa metratura.

    Occhio: il mondo è pieno di furbi

    Nel mercato ci sono molti operatori onesti e dei veri studiosi dei tappeti che possono offrie molte informazioni storiche. Questi operatori, di solito conosciuti a livello internazionale, difficilmente cercano di "fregare" un cliente. Esistono però, d'altra parte dei veri e propri pirati. Alcune delle tecniche usate per vendere ad un prezzo maggiorato i tappeti si basano sul fatto che, salvo eccezioni, l’acquirente medio è abbastanza inesperto.
    Attenzione quando ci sono queste modalità di vendita:
    1 - Svendita per cessazione attività. Vengono pubblicizzate riportando sconti del 50-70%. In queste svendite di solito si trattano tappeti nuovi o vecchi. Molti pensano che sia un vero affare e si recano per comperare spendendo così cifre di molto superiori al valore dei tappeti acquistati, credendo però di risparmiare. In un’occasione del genere, in una svendita molto pubblicizzata nel centro di Milano, ho assistito alla vendita di un vecchio tappeto, vistosamente tagliato, ad un prezzo almeno doppio di quello di un tappeto simile in buone condizioni. In genere i tappeti venduti in queste occasioni non sono del negozio che chiude, ma di una delle diverse organizzazioni che gestiscono queste svendite e che portano i loro tappeti. Inutile dire che molto spesso il negozio non chiude per niente.
    2 - Svendita per sfratto. E’ un’altra modalità come quella della svendita per cessazione attività
    3 - Nei negozi degli antiquari secondari spesso ci si sente dire che i pochi tappeti belli della città sono solo presso di loro e che purtroppo il prezzo non può essere più basso. Questo naturalmente non è vero: basta girare alcuni negozi per rendersi conto che i bei tappeti sono presenti in diversi esercizi.
    4 - Si fanno i nomi degli antiquari più famosi per dire che vendono a prezzi di molto superiori al valore reale della merce. Naturalmente poi vi vengono proposti pezzi nemmeno lontanamente confrontabili a quelli di questi grandi antiquari ad un prezzo leggermente inferiore.
    5 - Si sostiene che il tappeto è in cattive condizioni perché è antico. E’ chiaro che un tappeto del 1600 sarà sicuramente in cattive condizioni (anche se esiste qualche eccezione) e sarà anche caro perché la disponibilità di pezzi sul mercato mondiale è molto piccola. E’ però un mercato fatto da collezionisti: nessuno compera un tappeto da almeno mezzo miliardo per stenderlo a terra. E quello che è accettabile per un tappeto di 400 anni (caro e in cattive condizioni) non lo è per un manufatto che ne ha solo cento per il quale vengono richieste molte decine di milioni. Esistono molti tappeti di 100-150 anni che sono in ottime condizioni: se vi propongono ad un prezzo di molte decine di milioni un tappeto di quell’età molto rovinato, forse la cosa non è giustificata economicamente.
    6 - Glielo dò ad un prezzo di favore perché necessita di piccoli restauri. Attenzione: il prezzo dei restauri può essere di molto superiore a quello del tappeto.
    7 - Vi è il tentativo di fare le transazioni "brevimano": i soldi da una parte ed il tappeto dall’altra. Non vi saranno documenti fiscali a dimostrare che avete acquistato il tappeto che può essere di dubbia provenienza con tutti i problemi del caso. E se chiedete una regolare ricevuta il prezzo concordato potrà anche cambiare. Questo in genere non avviene con i tappeti nuovi ma solo con quelli vecchi e antichi.

    Il rapporto prezzo/età e stato di conservazione

    I tappeti sono manufatti deperibili. Sono soggetti all’usura dovuta al calpestio, alle pulizie, ai lavaggi, alla scarsa cura, alle tarme, alla luce ed è inevitabile che con il tempo si deteriorino.
    I più antichi pezzi disponibili sul mercato sono trattati dai più rinomati antiquari o dalle case d’aste e risalgono al 1500. Questi pezzi, salvo rare eccezioni, sono in cattive condizioni, restaurati ripetutamente in modo anche maldestro nei secoli passati, possono essere stati tagliati o addirittura sono solo dei frammenti ed il loro prezzo è in genere di svariate centinaia di milioni.
    Tutto questo è accettabile perché non esistono alternative, il numero di pezzi giunto fino a noi è molto piccolo ed il loro valore storico è molto grande.
    A volte però anche tappeti molto più recenti, prodotti magari all’inizio del nostro secolo, sono giunti a noi in condizioni pessime: questo può non essere un gran problema se il prezzo richiestoci è commisurato allo stato del pezzo. Purtroppo spesso vengono richiesti per questi esemplari in cattivo stato, cifre assolutamente non commisurate al loro reale valore commerciale. Quando si valuta l’acquisto di un tappeto antico occorre quindi prestare attenzione al prezzo richiesto, all’età del tappeto ed al suo stato di conservazione.

    I difetti dei tappeti

    Spesso i tappeti presentano dei difetti, soprattutto quelli vecchi e antichi. Il problema, come al solito, non sono i difetti, ma il fatto che alcuni commercianti tentano di nasconderli e non ne tengono conto nella determinazione del prezzo di vendita perché confidano nell’inesperienza dell’acquirente. E’ bene quindi sapere se ci stanno vendendo un pezzo integro o se al contrario sono presenti problemi che non giustificano l'importo richiestoci.
    I più comuni difetti sono causati da luce, umidità, calore, composti chimici e usura.
    Prestate attenzione, qualora decidiate di acquistare un tappeto vecchio o antico ai seguenti aspetti:
    1 - La luce tende a scolorire i tappeti. Se ne può vedere chiaramente l’effetto su alcuni esemplari dove i colori sono sbiaditi. Spesso è possibile accorgersene girando il tappeto e guardando i colori sul retro, oppure aprendo un nodo e guardando se il colore alla base del ciuffo è diverso da quello delle due estremità. Naturalmente la scoloritura dipende, oltre che dall’esposizione alla luce, anche dalla stabilità dei coloranti usati. Se la vista del tappeto è comunque piacevole può essere considerato un difetto secondario. Diventa importante invece se la scoloritura è vistosa e riguarda magari solo una parte del tappeto.
    2 - I colori diffondono. Con l’avvento dei coloranti sintetici si sono prodotti tappeti che poi hanno mostrato una certa diffusione dei colori a causa dell’instabilità dei coloranti. Lo si può notare molto bene nel bianco all’interno del quale diffondono i colori adiacenti. E’ un difetto molto grave.
    3 - L’umidità fa marcire i tappeti. Un tappeto marcio è in genere molto secco, rigido e "canta" quando lo si piega per via della rottura dell’ordito. E’ un difetto gravissimo che rende il tappeto inutilizzabile. Naturalmente se l’impianto grafico è piacevole o è rappresentativo lo si può acquistare ad un prezzo molto contenuto per essere appeso.
    4 - Il calore cuoce le fibre naturali con le quali il tappeto è stato costruito. E’ un difetto grave che fa seccare il tappeto e lo può deformare anche vistosamente.
    5 - L’usura è comunque la fonte primaria dei problemi di un tappeto.
    Essa può determinare tutta una serie di difetti:

    • Abbassamento generalizzato del vello (meno grave) o solo in alcune aree (più grave);
    • Cimose (parti laterali del tappeto) mancanti. Secondo alcuni non è un gran difetto, mentre per altri lo è;
    • Testate mancanti. Non è grave se riguarda solo le frange. E’ più grave se riguarda anche il kilim che è l’intreccio di trame ed ordito senza vello, posto a protezione della parte con il vello. E’ molto grave invece se riguarda anche la bordura perimetrale perché rovina vistosamente l’aspetto grafico del tappeto;
    • Schiacciature o buchi dovuti a mobili. E’ un grave difetto;
    • Pieghe ed ondulazioni. E’ un grave difetto che spesso rendono il tappeto inadatto al calpestio e quindi all’uso;
    • Deformazioni perimetrali. Quasi sempre è un difetto di costruzione ed è da considerarsi piuttosto grave in un tappeto prodotto in una manifattura e molto meno in tappeti di produzione nomade;
    • Tagli: spesso in passato i tappeti venivano tagliati o ridotti di dimensioni per meglio adattarli ad un ambiente. Il difetto è gravissimo. In anni più recenti, quando tutti i pezzi tagliati di un tappeto erano disponibili, si sono avute ricuciture. Il valore di un tappeto ricucito è di molto inferiore a quello di un esemplare integro;
    • Macchie: dipende dall’entità e dal tipo di macchia. Se si tratta di macchie piccole ed in aree limitate non sono molto gravi. Se invece sono molto grandi o interessano vaste aree del tappeto sono da considerarsi un difetto grave.

    I restauri

    Per rimediare ai vari problemi ed ai difetti dei tappeti si ricorre ai restauri. Un buon restauro sicuramente aumenta il valore di un tappeto anche se non gli permetterà mai di raggiungere il valore di un manufatto simile integro e non restaurato. Spesso i commercianti meno seri cercheranno di nascondere i restauri e non ne terranno conto nel determinare il prezzo del manufatto. E’ a volte molto difficile capire se un tappeto è stato restaurato ed in che misura. Un consiglio che si può dare è quello di guardare il tappeto sul retro e cercare le tracce che possano dire se sono stati fatti interventi oppure no. Comunque ai difetti riportati nella sezione precedente si cerca di porre rimedio nei modi seguenti:
    1 - Scoloriture: sono quasi impossibili da nascondere. A volte si ricorre alla coloritura del tappeto utilizzando coloranti per tessuti e "dipingendo" il tappeto. E’ una procedura da evitare che però è stata usata con una certa frequenza anche nei decenni passati. In genere è scopribile guardando il singolo nodo o il fronte ed il retro del tappeto
    2 - Tappeti marci: non c’è soluzione. A volte sono inseriti dei fili aggiuntivi di ordito e trama per dare maggiore consistenza al tappeto.
    3 - Deformazioni: è di difficilissima soluzione. In genere si cerca di "tirare" il tappeto per indebolirne la struttura nella parte meno deformata e renderla così più simile a quella deformata.
    4 - Ondulazioni: anche questo problema non è risolvibile facilmente. In genere vengono inseriti dei fili aggiuntivi per mettere in tensione il tappeto e ridurre così l’ondulazione.
    5 - Abbassamento del vello ed aree rapé: l’unica soluzione è rimpelare togliendo i vecchi nodi e costruendone di nuovi. Ha senso solo se le aree da trattare non sono molto estese. Se l’abbassamento del vello è generalizzato l’operazione non viene fatta. Per scoprirlo si può guardare se esistono aree con lane di colore diverso e con una torcitura diversa. Gran parte dei restauri sono fatti con gomitoli di lana acquistati nei negozi specializzati che sicuramente hanno una struttura diversa da quella del filato originale del tappeto. Esistono comunque rimpelature molto ben fatte di difficile identificazione.
    6 - Cimose rifatte: spesso sono ripassate con lane commerciali e non è difficile accorgersene. Occorre comunque tenere presente che è abbastanza difficile trovare tappeti antichi con le cimose originali integre. Nei restauri peggiori vengono cucite al tappeto delle cimose precostruite che sono in vendita nei negozi specializzati. Naturalmente questo riduce la qualità del tappeto.
    7 - Testate mancanti: se mancano solo le frange in genere non si fa nulla. Se manca anche il kilim è indispensabile bloccare lo sfilacciamento ulteriore della testata cucendone insieme trama e ordito.
    8 - Bordura mancante: è possibile ricrearla infilando nel tappeto dei nuovi fili d’ordito, aggiungendo quelli di trama e riannodando il vello. Un restauro di questo genere, se ben fatto, può fornire risultati pregevoli ma il suo costo sarà senz’altro elevato. Se è mal fatto lo si può notare per via delle lane differenti e della consistenza al tatto della parte rifatta che risulterà molto diversa rispetto alle altre parti del tappeto. Nei casi peggiori, se manca una parte di bordura, può essere più semplice per il restauratore smontare dal tappeto le parti ancora presenti di quella stessa bordura, riducendo cosi anche le dimensioni complete del tappeto. Se il lavoro non viene fatto da una persona capace l’aspetto iconografico del tappeto ne risentirà vistosamente e si percepirà una sorta di dissonanza grafica guardando il tappeto: come se mancasse qualcosa. E’ comunque difficile per una persona inesperta individuare questo tipo di restauro.
    9 - Buchi: si fanno passare all’interno del tappeto nuovi fili di trama ed ordito e si ricostruisce il vello. Lo si può scoprire dal tipo di lana che presenta una torcitura diversa e dal retro del tappeto che recherà i segni dell’operazione.
    10 - Tagli: vengono ricuciti. Se il tappeto è stato tagliato ed i vari pezzi sono disponibili, possono essere ricuciti insieme. In genere guardando il tappeto dalla parte del vello non è possibile accorgersene, mentre sul retro i segni sono più evidenti. Scoprire però che un tappeto era tagliato ed è stato ricucito richiede una certa pratica e non è facile per un acquirente occasionale accorgersene.